DANIL
(ITA) Un mattino il giovane Danil è a scuola. Ha la testa poggiata sul banco e dorme. La notte precedente, Danil si è intrufolato in una fabbrica, illuminata dalle gialle luci della zona industriale. Qui vaga per i corridoi. Solo la torcia che regge nella mano gli indica la strada. Nel magazzino della fabbrica scorge un muletto fermo e un uomo addormentato alla sua guida. L’uomo ha bevuto e non ha terminato il suo lavoro: decine delle casse che avrebbe dovuto impilare sono riverse sul pavimento. Danil decide di rimboccarsi le maniche e sistemare le casse. A lavoro terminato quell’uomo si sveglierà rivelandosi il padre di Danil. A Danil basterà uno sguardo di suo padre per essere soddisfatto della sua scelta. Non importa quante volte la maestra chiami il suo nome nel tentativo di svegliarlo.
(ING) Danil is at his school. His head is resting on the bench and he sleeps.The previous night, Danil sneaked into a factory, illuminated by the yellow lights of the industrial area. Here he wanders the corridors. Only the torch in his hand shows him the way. In the factory warehouse he sees a forklift and a man asleep at his guide. The man drank and did not finish his job: dozens of cases are lying on the floor.Danil decides to roll up his sleeves and fix the boxes. At the end of the work, the man will wake up and revealing Danil’s father. A glance from his father will be enough for Danil to be satisfied with his choice. Not matters how many times the teacher calls his name in an attempt to wake him up.